Mtb & CO: Le mie bici…

Le “gloriose” passate e presenti…

2006
La mia prima MTB degna di questo nome. Ho già raccontato la prima e roccambolesca esperienza. L’indolenzimento totale non mi ha fermato e per la seconda pedalata mi sono deciso al “grande passo”; un’Olympia Flex Front usata ma in ottimo stato (non aveva percorso neanche 1 km di sterrato e aveva ancora i copertoni slick da strada). Quando ho acquistato le altre bici ho provato a venderla ma ho subito desistito ci sono troppo affezionato. E’ la bici di “scorta” sulla quale ho re-imparato a “fare il meccanico”; la smonto, rimonto e trasformo con qualche upgrade; è stata per un pò una “single speed” ora è tornata normale. E’ un po’ datata, ma è robusta ed affidabile e mi ha portato sempre a casa. Come alcuni l’hanno definita è la cosiddetta “nave scuola”: era la bici che prestavo a chi voleva provare un’uscita in MTB, ma non aveva il mezzo adatto.
2007
“Senza sperimentazione non c’è progresso”. A distanza di un anno con qualche migliaio di km in più sulle gambe spinto, da un fastidioso mal di schiena e dai suggerimenti di alcuni compagni di uscita ho provato a passare alla full-suspended: una Kastle Vision 800. Purtroppo il mal di schiena non se ne è andato…la bici si!
2008
Questo è il primo salto di qualità. Ho sostituito la Kastle Vision 800 con una Specialized FSR XC Comp.
E’ una Trail-Bike; anche sè non è un top di gamma i suoi 120 mm lavorano benissimo.
2009
Con l’esperienza mi sono accorto che il telaio della “vecchia” Olimpia  era piccolo per me. Ho recuperato tramite il mio meccanico un telaio di una gloriosissima Specialized Stumpjumper M2 taglia L e utilizzando praticamente i pezzi dell’Olimpia prendendo in seguito guarnitura freni e forcella nuovi l’ho ri-assemblata… La qualità non invecchia mai; due sole cose grande telaio e bici perfetta
2009
Bici di prova. Sempre attraverso il mio meccanico ho trovato un telaio di fine seria di una Apache 940D della Whistle e riutilizzando i pezzi di vari upgrade e prove dell”Olympia (ruote e forcella Decathlon gruppo acquistato in rete) ho creato il mio Frankenstein di bici. E’ stato più divertente assemblarla che pedalarla…
2010
Incuriosito e invogliato da tanti articoli letti sulle riviste ed osservato la bici direttamente in azione in varie uscite mi sono fatto il regalo per la Befana del 2010. Vendendo la Whistle Apache 940D sono approdato alla 29 pollici con una Scott Scale Elite 29er. Dal momento dell’acquisto ho praticamente smesso di utilizzare la full; sono entusiasta del mezzo; Ottimo come assetto, scorrevole e veloce. E’ stata la prima bici calibrata esattamente sul mio fisico, con questa bici il mal di schiena è completamente sparito.
2014
Tento l’approccio con la bici da strada… La Specialized FSR XC Comp era praticamente appesa al chiodo inutilizzata soppiantata dalla Scoot…mi sono deciso sostituirla con un’altra Specialized, ma da strada: Tarmac Pro 10v in carbonio, usata.
2018
Bici esperimento da strada… Telaio vintage Oriello in acciaio. Guarnitura: 52-39 e 9v 11-34 con un vecchio Shimano LX gabbia lunga. Ho adattato un vecchio manubrio da corsa tagliato ed installato al contrario. Staremo a vedere…

…e adesso?

Per motivi fisici ho appeso al chiodo la MTB, ma pedalo ancora su strada; non me ne vogliano gli amanti della BDC, ma mi divertivo molto di più in mezzo ai sentieri e strade sterrate…

E le mie bici che fine hanno fatto?

La gloriosa Olympia Flex Front c’è ancora. E’ come me, vecchia ma dignitosa.
Inizialmente smantellata per passare i pezzi alla Stumpjumper M2 è stata ri-assemblata ridipinta e convertita in single speed con ruote slick; la uso per gli spostamenti in città.
La Specialized Stumpjumper M2 – Dal 2009 ad oggi ha subito svariati upgrade ma la sostanza è rimasta invariata…
La Scott Scale Elite 29er ha perso le sospensioni anteriori sostituite da una forcella rigida in carbonio e sta per diventare un mezzo esperimento “Gravel”
La Tarmac è ancora li non riesco a trovare l’assetto giusto e a pedalarci (mail di schiena continuo); continuo a smontarla e rimontarla con pezzi diversi trovati in giro, ma non mi arrendo mi diverto anche così, nel frattempo uso l’Oriello

Il 20 maggio del 2006, è incredibilmente lontano, ma sono rimasto coerente a me stesso…sono ancora lento, bolso e se per caso esco con qualcuno sono ancora l’ultimo della comitiva.
Se vedete un gruppo di ciclisti su strada che è inutilmente inseguito da uno con la barba lunga, bianca che arranca…quello sono sicuramente io…