….o Ciclobraciolata
A prescindere dal nome è un’escursione in mountain bike che ha come “conditio sine qua non” una bella abbuffata (generalmente una grigliata) a meta o fine pedalata.
Le varie “edizioni” hanno avuto fino ad ora uno svolgimento abbastanza simile. La meta da reggiungere è in località Trebbana; quello che cambia è l’escursione per raggiungerla; il percorso descritto sotto è una delle possibili varianti. Per onor di cronaca siamo nella zona attrezzata della chiesa di San Michele in Trebbana. E’ antichissima (la sua fondazione risale all’anno 1063) assieme all’annessa canonica è stata recentemente restaurata ed attrezzata; ora è completamente fruibile per le escursioni e volendo c’è possibilità di pernottamento e uso cucina fino a 50 persone.
Ogni partecipante porta (e trasporta) quello che intende mangiare e condividere nella massima liberta. Anche se San Michele in Trebbana è un bivacco attrezzato sul posto sono disponibili solo i foconi e le griglie: è quindi consuetudine, che chi vuole arrostire trasporti anche un paio di kg di carbonella da mettere in comune per il fuoco…
La base di partenza è tra Abeto e Lutirano; la prima sgambatina (con qualche km di salita) ci porta a Tredozio. La sosta a Tredozio non sarebbe necessaria, ma in genere chi non ha provveduto da casa può procurarsi pane e companatico nella macelleria e forno locali. Riprendiamo la SP86 che porta al Tramazzo; dopo 9 km circa di salita oltrepassato il rifugio di Lago di Ponte troviamo la “deviazione” (purtroppo non sempre segnalata) che attraverso percorsi e panorami stupendi porta a Trebbana. I sentieri in questa parte dell’escursione sono “tecnici” da percorrere con attenzione e in alcuni tratti non sono generalmente pedalabili, ma scendendo dalla bici e spingendo…si arriva ovunque. Non c’è da preoccuparsi sono pochissime centinaia di metri.
Una meritata, ormai doverosa, visita alla maestosa quercia secolare (il tronco misura 4,75 metri di circonferenza) e si comincia a preparare; 
mentre si accendere il fuoco e si griglia si mettono in condivisione le vettovaglie “jolly” che si sono trasportate (affettati, formaggi, vini, liquori, dolci).
Dopo l’abbuffata e una meritata “siesta” si rientra alla base. L’itinerario è studiato in modo da non faticare per niente dopo pranzo. La prima parte della discesa è su sterrato ed è leggermente tecnica; le condizioni del terreno variano in base alle piogge ed al maltempo dei mesi precedenti; gli ultimi chilometri sono tutti su un lungo, veloce e rilassante tragitto asfaltato fino al parcheggio auto.
PERCORSO
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